Napoli a volo d’uccello. Un affresco per lo studio della topografia aragonese

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2001

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Marco Iuliano, « Napoli a volo d’uccello. Un affresco per lo studio della topografia aragonese », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2001.9636


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A partire dagli anni settanta del Quattrocento si sviluppa in Italia un grande interesse per il «ritratto » di città. Venezia, Napoli, Firenze, Roma e le principali capitali europee sono riprodotte in dipinti su tavola, incisioni e affreschi che si diffondono rapidamente. Per Napoli la prima immagine di questo tipo è senza dubbio la nota Tavola Strozzi, ma per osservare il prototipo di veduta replicato fino al Settecento bisognerà attendere quasi un secolo, quando verranno incise le vedute di Carlo Theti (1560) e Dupérac-Lafréry (1566). La rappresentazione di Napoli oggetto del presente studio è parte del ricco ciclo di affreschi commissionato da Gentile Virginio Orsini, capitano della flotta pontificia, di ritorno dalla vincente spedizione di Tunisi (1535). Orsini fa rappresentare nella sala maggiore del suo palazzo di Anguillara Sabazia il «ritratto » di Napoli, che ha un duplice valore documentario : costituisce il più antico esempio dell’impostazione in pianta assonometrica della città e restituisce l’immagine della struttura urbana rinascimentale alla vigilia dei consistenti interventi che saranno attuati dal vicerè Pedro de Toledo.

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