Le acque e gli acquedotti nel territorio Ostiense e Portuense : ritrovamenti e ricerche recenti

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2006

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Persée

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Margherita Bedello Tata et al., « Le acque e gli acquedotti nel territorio Ostiense e Portuense : ritrovamenti e ricerche recenti », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2006.10255


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Il dossier raccoglie i contributi discussi nel corso di una giornata di lavoro dedicata alla rete idrica Ostiense e Portuense. I singoli resoconti fanno parte di un’unica ricerca finalizzata a riassumere i risultati delle scoperte nel territorio, moltiplicatesi negli ultimi anni, e a fornire un primo strumento di lavoro sui problemi tecnici relativi all’approvvigionamento idrico di Ostia, Porto e dei siti del litorale. La raccolta della ricca documentazione grafica, fotografica e antiquaria esistente, confrontata con i ritrovamenti avvenuti sia recentemente che nel secolo scorso, consente l’individuazione di tre grandi linee di trasporto idrico e di posizionarle su planimetria. Mentre gli acquedotti diretti a Porto e al territorio Laurentino, in particolare al Vicus Augustanus Laurentium, presentano un andamento chiaro e regolare, l’acquedotto Ostiense si configura molto più complesso e forse costituito da varie canalizzazioni che nel tempo avrebbero contribuito all’alimentazione idrico di Ostia. Di questo, che al momento si può definire un sistema di acquedotti, vi sono testimonianze già a più di 13 km da Ostia e oltre, fino a giungere alle porte ed all’interno della città antica, ove ricerche recentissime ne hanno messo in luce i collegamenti con il grande Castellum aquae sito presso Porta Romana. Una prima analisi delle caratteristiche idrogeologiche del territorio, consente di avanzare ipotesi sulle opere di captazione che si situano, per Ostia, nella parte alta della valle percorsa dal fosso di Malafede e, per Porto, lungo il fosso della Magliana. Per le zone della costa poste a sud di Ostia si è invece più inclini a pensare ad un sistema di convogliamento, in unico canale, di più cunicoli drenanti, data la presenza di varie sorgenti, ma di piccola portata. Ai resoconti di scavi e scoperte si aggiungono contributi di carattere epigrafico, di cultura materiale e di cartografia storica, con cui si intende riassumere ad oggi lo stato delle ricerche e degli studi, da cui partire per nuovi, successivi approfondimenti.

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