Morti senza sepoltura, morti sepolti, e sepolture anomale

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4 mars 2021

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Maria Giovanna Belcastro et al., « Morti senza sepoltura, morti sepolti, e sepolture anomale », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.12722


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I contesti archeologici rappresentano un ambito di studio e di confronto tra Antropologia ed Archeologia nella ricostruzione di comportamenti funerari (individuali, occasionali, non sanciti da regole o saldamente normati dalle comunità di riferimento) nelle società del passato. La loro interpretazione tende a muoversi in scenari dicotomici (o alternativi): assenza di sepoltura vs. sepoltura, sepoltura normale vs. anomala (atipica, non convenzionale, deviante, ecc.), attribuendo alla sepoltura una valenza positiva (benevolenza, attenzione, partecipazione) in contrapposizione a quella negativa (rifiuto, punizione, alienazione) delle cosiddette sepolture anomale. Per definire l’assenza o la presenza di sepoltura, o una condizione anomala rispetto alla norma dalla quale esula, occorre innanzitutto definire cos’è una sepoltura. Il vasto e vario repertorio dei contesti funerari nel tempo e nelle diverse aree geografiche sottolinea la complessità nella lettura e nell’interpretazione dei comportamenti ad essi associati che deve tenere in considerazione, oltre che fattori di ordine religioso, socio-culturale, economico, anche quelli di ordine biologico, demografico, climatico e ambientale, a sottolineare il ruolo, anche nelle manifestazioni funerarie, della nicchia ecologica umana, e cioè dell’interazione tra le comunità umane e l’ambiente.

The archaeological contexts represent a field of discussion between Anthropology and Archeology in the reconstruction of funerary behaviour (individual, occasional, not sanctioned by rules or firmly regulated) in the past human societies. Their interpretation tends to move in dichotomous (or alternative) scenarios: absence of burial vs. burial, normal burial vs. anomalous (atypical, unconventional, deviant, etc.), attributing to the burial a positive value (benevolence, attention, participation) as opposed to the negative value (rejection, punishment, alienation) of the so-called anomalous burial. To define the absence or presence of burial, or an anomalous condition with respect to the norm from which it exceeds, we have first to define what a burial is. The vast and varied funerary repertoire over time and space underlines the complexity in reading and interpreting the behaviour associated with it. Its interpretation must take into account the religious, socio-cultural and economic factors, as well as the biological, demographic, climatic and environmental factors. We want to underline the role of the human ecological niche, i.e. the interaction between human communities and the environment, also in the funerary manifestations.

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