27 octobre 2021
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Diana Blichmann, « Effetti scenografici e macchine spettacolari nelle “performance” pubbliche nella Roma del primo Settecento », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.17277
A partire dal 1700 ca. erano in atto in Italia dei cambiamenti drammaturgici e scenografici iniziati dall’Accademia dell’Arcadia che avrebbero mutato gli sfarzosi effetti scenografici e le macchine spettacolari nei drammi per musica a favore di una più spiccata semplicità e verosimiglianza scenica, rivolta verso rappresentazioni teatrali “utili”. Nonostante ciò, durante diverse rappresentazioni teatrali nei teatri pubblici a Roma, la spettacolarità rimase fondamentale. Con la comparsa di divinità (Teatro Capranica) e personificazioni allegoriche (Teatro Alibert) “in machina”, gli architetti scenografi realizzavano nei punti cruciali del dramma una parte decisiva della performance. In questo studio ci si interroga sull’estetica degli effetti e delle macchine spettacolari all’interno delle performance attraverso libretti, manoscritti musicali, fonti archivistiche e iconografiche. Ci si chiede se gli eventi spettacolari, le divinità e personificazioni “in machina” siano stati dei media supplementari dello spettacolo oppure portatori autonomi di precisi messaggi. Attraverso la presenza delle macchine in due teatri diversi saranno analizzati due “modelli spettacolari”.