16 juin 2021
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Luca Zambito, « Lo zolfo in Sicilia in età romana. Dalle miniere ai mercati », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.8032
Tra le materie prime che viaggiavano sulle onerarie romane c’era senza dubbio lo zolfo siciliano. L’area solfifera agrigentina, dunque, per un lungo periodo di tempo, si caratterizza come il centro di un intenso scambio commerciale che aveva nello zolfo, utilizzato in agricoltura, medicina, purificazione delle lane, in guerra, per la preparazione di alcune armi, e in altri, molteplici, usi domestici. A differenza di altre merci, ma analogamente a diverse materie prime (piombo, ferro, legname, marmi) l’archeologia dello zolfo e delle sue aree produttive non può contare, come nel caso di vino e olio, sullo studio dei contenitori in cui viaggiava. In questo contributo si fa il punto della situazione e si espongono alcuni importanti reperti, le tegulae sulphuris, che sono l’unico fossile guida, in attesa di approfondite indagini stratigrafiche nelle zolfare antiche (che ho individuato sul terreno) per lo studio di questo ramo importante dell’economia romana. Particolare attenzione, infine, viene posta alle associazioni commerciali, in particolare a quelle degli Annii e degli Atinii, documentate anche nell’industria solfifera.