12 janvier 2021
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Isabella Cecchini, « Riflessioni sulla relazione tra procedure fallimentari e declassamento sociale in età moderna (con note a margine sul caso veneziano) », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.8867
Come prassi riservata agli operatori del mondo mercantile, la procedura fallimentare presentava numerose eccezioni ai principi del diritto civile di origine romana, una sorta di mondo giuridico a sé stante che veniva abitualmente integrato dall’uso dell’arbitrato per rendere più veloci gli sviluppi dei processi. La legislazione fallimentare tendeva a stendere reti di protezione per coloro che si trovavano falliti loro malgrado, a causa delle avverse condizioni congiunturali o per la conseguenza di un comportamento fraudolento altrui; riservava tuttavia pene severe a coloro che attraverso la procedura di fallimento cercavano di ottenere profitti illeciti, spesso dichiarando il proprio dolo con la fuga (falliti fuggitivi). Per entrambe le situazioni, la prospettiva del fallimento coincideva con una perdita dei mezzi di sostentamento, temporanea o duratura, e dunque con l’impossibilità di continuare a presentarsi nel contesto sociale di riferimento: definiva in altri termini un ‘prima’ e un ‘dopo’ estremamente diversi. La nuova condizione di emergenza scatenava effetti a catena: richieste di aiuto e sostentamento, appelli alle autorità, rifugio presso le istituzioni di soccorso, talvolta anche smembramento familiare. Le conseguenze di un fallimento dal punto di vista dell’appartenenza sociale, e della rappresentazione di sé e della propria famiglia, erano in genere assai gravi, e tuttavia risultano molto difficili da ricostruire: i falliti spariscono dai documenti, riemergendo flebilmente nelle suppliche rivolte al governo da parte dei familiari. Tuttavia erano i fuggitivi a essere percepiti come corpi anomali all’interno della comunità mercantile, in quanto disgregatori della buona fama della mercanzia e della reputazione di una piazza.