7 octobre 2009
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Massimo Malinverni, « Note per un bestiario lirico tra quattro e cinquecento », Italique, ID : 10.4000/italique.67
Se è vero (come scrive Francesco Zambon nell’introduzione alla sua versione italiana del Physiologus) che attraverso gli animali l’uomo ha creduto in passato di leggere o fingere, per speculum in aenigmate, verità metafisiche non altrimenti attingibili, per i rimatori volgari dei primi secoli varrà almeno, sub specie più cauta ed immanente, una suggestione continua, etica insieme e figurativa, al confronto ravvicinato con i nostri compagni di pena, o gioia, terrestre : quasi a voler quotidian...