12 avril 2023
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Giandamiano Bovi, « La traduzione di Ludovico Dolce dell’Epitalamio di Peleo e Tetide di Catullo », Italique, ID : 10.4000/italique.991
Nel vasto repertorio di traduzioni dei classici greci e latini stampate nel corso del Cinquecento, Catullo occupa una posizione di secondo piano, in particolare rispetto a Virgilio e Ovidio, tanto che solo il carme 64 del liber sembra essere oggetto di volgarizzamenti sistematici. Il primo è di Luigi Alamanni e risale ai primi anni ’20, il secondo di Ludovico Dolce è del 1538 e sul finire del secolo esce quello di Giulio Cesare Bagnoli. Le altre traduzioni reperibili riguardano il carme 86 (Q...