La traduzione di Ludovico Dolce dell’Epitalamio di Peleo e Tetide di Catullo

Fiche du document

Date

12 avril 2023

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiant
Source

Italique

Relations

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1423-3983

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1663-4438

Organisation

OpenEdition

Licences

https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/embargoedAccess


Citer ce document

Giandamiano Bovi, « La traduzione di Ludovico Dolce dell’Epitalamio di Peleo e Tetide di Catullo », Italique, ID : 10.4000/italique.991


Métriques


Partage / Export

Résumé 0

Nel vasto repertorio di traduzioni dei classici greci e latini stampate nel corso del Cinquecento, Catullo occupa una posizione di secondo piano, in particolare rispetto a Virgilio e Ovidio, tanto che solo il carme 64 del liber sembra essere oggetto di volgarizzamenti sistematici. Il primo è di Luigi Alamanni e risale ai primi anni ’20, il secondo di Ludovico Dolce è del 1538 e sul finire del secolo esce quello di Giulio Cesare Bagnoli. Le altre traduzioni reperibili riguardano il carme 86 (Q...

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en