2 août 2022
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Gabriele Cifani, « Porta Capena, Capena e Capua; Gabii e Cavum », Mélanges de l’École française de Rome - Antiquité, ID : 10.4000/mefra.13048
L’articolo propone una nuova interpretazione di un gruppo di toponimi latini ed etruschi – Gabii, Cavum, Capena, Porta Capena – sulla base delle fonti letterarie, epigrafiche e dei dati recentemente desumibili dall’archeologia dei paesaggi. A livello glottologico, emergono due etimi su altrettante basi linguistiche: una base etrusca per Capua, Capena (e Porta Capena a Roma) ed una base latina per Gabii e Cabum. Sebbene si tratti di due forme onomastiche differenti, entrambe risultano semanticamente isofunzionali; sono infatti concepite in aree linguistiche limitrofe, ma con nomi locali che condividono caratteristiche geomorfiche e paesaggistiche comuni, ovvero dei contesti di forte avvallamento, tra cui crateri vulcanici, doline carsiche, sinkholes. Lo sviluppo di estesi insediamenti in prossimità di queste aree a partire dalla tarda Età del Bronzo e nella prima Età del Ferro offre un possibile riferimento cronologico sulla diffusione di tali termini in area centro-tirrenica, nonché della progressiva ibridazione culturale tra le comunità stanziate nelle aree geografiche dell’Etruria meridionale tiberina, Lazio e Campania.