8 octobre 2014
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/0223-5102
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1724-2134
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess
Carlo Rescigno, « Cuma preromana nel Museo di Baia: temi e materali », Mélanges de l’École française de Rome - Antiquité, ID : 10.4000/mefra.292
La presentazione di reperti da Cuma preromana nel Museo di Baia ha permesso di riaffrontare vecchie problematiche e di aprirne di nuove in un contesto di studi ampiamente mutato dalla metà del secolo scorso grazie ai nuovi scavi che hanno interessato, con campagne sistematiche, la città coloniale. L’articolo fa il punto su tre tematiche. Per le architetture si discute del comporsi di una maniera architettonica cumana, una tradizione specifica di cui si trovano echi tra Lazio e Campania e che si segue da epoca arcaica fino al rinnovamento ellenistico. Per la pittura, ci si sofferma su nuovissimi rinvenimenti che permettono un confronto tra contesti funerari e pubblici. Infine, per la necropoli, si presentano nuove considerazioni e modelli possibili di interpretazione dei vecchi scavi ottocenteschi e ci si sofferma su due note iscrizioni su tufo proponendo, per la tomba del ‘lenos’, una lettura originale che cala il testo nel contesto architettonico di pertinenza e lo associa a specifici rituali funerari e alla sacra vendemmia di Dioniso.