Dal Territorio di Roccagloriosa all’Ager Buxentinus

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21 octobre 2015

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Helena Fracchia et al., « Dal Territorio di Roccagloriosa all’Ager Buxentinus », Mélanges de l’École française de Rome - Antiquité, ID : 10.4000/mefra.3075


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Sappiamo ben poco sulla colonia marittima di Buxentum, fondata nel 194 a.C. e poi rifondata nel 186 a.C. sulla costa della Lucania occidentale alla foce del Bussento. Limitati saggi di scavo sono stati effettuati all’interno delle mura urbiche. È stato pertanto possibile identificare l’area del foro ed uno dei decumani. Molte delle iscrizioni, ancora murate negli edifici medievali sorti intorno al foro di età romana, sono dediche onorarie a vari membri della dinastia Giulio-Claudia. Un noto passo del Liber Coloniarum menziona distribuzioni agrarie nel territorio. La maggior parte dei dati archeologici ed epigrafici sinora recuperati non risalgono, tuttavia, al di là del I secolo a.C. Ciononostante, è possibile ricostruire l’impatto iniziale della fondazione coloniale mediante una approfondita analisi dei dati archeologici provenienti dal territorio circostante, pertinenti all’abitato lucano di Roccagloriosa (V-III secolo a.C.) estensivamente esplorato in anni recenti. Verso la fine nel III secolo a.C. l’oppidum di Roccagloriosa viene abbandonato e l’occupazione lucana del territorio si restringe ma certamente non scompare. Piuttosto, quale visibile conseguenza dell’abbandono dell’oppidum un buon numero dei siti rurali che occupavano il territorio collinare nell’entroterra bussentino gravitando verso le strutture funzionali dell’area portuale alla foce del fiume, mostrano continuità di occupazione per tutto il corso del III e II secolo a.C. È evidente pertanto che la colonia non viene fondata in un territorio deserto, come spesso affermato sulla base del testo di Livio né sembra possibile postulare un radicale mutamento nelle forme di occupazione del territorio quale risultato della fondazione coloniale. Un marcato mutamento delle forme di occupazione della campagna si manifesta solo a partire dalla metà del I secolo a.C., quando sul territorio appaiono un certo numero di villae e quando una riconfigurazione della rete stradale viene a collegare l’area costiera della Lucania occidentale con l’entroterra del Vallo di Diano.

Little is known about the maritime colony of Buxentum, founded in 194 BC and then refounded in 186 BC, on the coast of Western Lucania Limited excavations have taken place within the city walls of the site. The forum and decumanus have been identified and several inscriptions from the forum area with dedications to the Julio-Claudian family. A passage in the Liber Coloniarum mentions land distribution. Most the available archeological and epigraphical evidence dates to no earlier than the 2nd half of the 1st c. BC. Nonetheless, the initial impact of the colony can be reconstructed by a careful analysis of the evidence from the surrounding territory, originally pertaining to the Lucanian settlement and oppidum of Roccagloriosa ( 5th through the 3rd c. B.C.) At the end of the 3rd c. B.C. the oppidum was abandoned and the Lucanian population in the countryside diminished, but did not disappear. As a consequence of the abandonment of the fortified center, several sites on the upper hills of the Bussento valley, oriented towards the functional port structure, continued to be occupied through late 3rd and 2nd c. B.C. Thus, the colony was not founded in a deserted landscape, as previously believed, nor did the colonial foundation disrupt the original settlement pattern. Marked changes in the settlement pattern are visible only from the middle of the 1st c. BC, when villas appear in the countryside and when a reconfiguration of a previously existing road system linked the Western Lucanian coastal area to the inland Vallo di Diano.

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