Santuari e difesa dei confini politici e religiosi. Il caso lombardo tra Medioevo e prima Età Moderna : Caravaggio e Tirano

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2007

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Giancarlo Andenna, « Santuari e difesa dei confini politici e religiosi. Il caso lombardo tra Medioevo e prima Età Moderna : Caravaggio e Tirano », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.2icndk


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L’articolo affronta il tema, poco noto, dei rapporti tra santuari e confini politici di alcuni stati italiani tra la fine del Medioevo e la prima età moderna. Infatti nella tipologia del sacro sono esistite anche manifestazioni sacrali concomitanti a gravi eventi politici e militari lungo i confini degli stati moderni, che si scontravano per la conquista dei territori. Gli eventi a carattere sacro, come l’apparizione della Vergine e i connessi miracoli, in queste circostanze sarebbero subito stati sfruttati dai principi, al fine di consolidare la propria presenza sul territorio. Ciò tuttavia avvenne in accordo con le comunità locali. Alla duplice iniziativa locale e centrale va riportata la costruzione degli edifici religiosi santuariali, la loro solenne decorazione, l’innalzamento degli ospedali e dei centri di accoglienza dei pellegrini. Inoltre i governi promovevano interventi sulla Curia Romana per ottenere esenzioni dall’ordinario diocesano e stanziamenti di ordini religiosi, che con la predicazione dei frati assicuravano il mantenimento del santuario, il rispetto della dinastia regnante e la devozione delle popolazioni non solo dei sudditi, ma anche delle persone provenienti da terre straniere. Gli esempi di Tirano e soprattutto di Caravaggio mostrano bene queste dinamiche, entro le quali ebbero importanti compiti sia le comunità, che si esprimevano attraverso confraternite o « schole » , sia i governi al fine di garantire e perpetuare il successo di una istituzione capace di rafforzare la presenza politica ed economica di uno stato nei confronti di quelli contermini.

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