13 décembre 2018
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Giulio Ferroni, « La vita breve del personaggio », Presses Sorbonne Nouvelle, ID : 10670/1.94rivp
Come ha suggerito Michail Bachtin, è la percezione della « morte dell’altro » a rendere possibile l’individuazione del personaggio, la percezione di una vita individuale chiusa in se stessa e come tale narrabile nella sua interezza o comunque nella sua specificità, nel suo valore di esperienza definitivamente fissata, « Tel qu’en Lui-même enfin l’éternité le change », per citare il verso iniziale del Tombeau d’Edgar Poe di Mallarmé, particolarmente caro a Proust e poi a Giacomo Debenedetti. A...