Crociata e religione civica nell'Italia medievale

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1995

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Franco Cardini, « Crociata e religione civica nell'Italia medievale », Publications de l'École Française de Rome, ID : 10670/1.ekd4v8


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Le città italiane - con l'eccezione di Genova, Pisa e Venezia - si «accorgono» tardi del movimento crociato e della sua importanza : del resto, tutta la crociata è stata per molto tempo una prassi senza definizione. Con il crescente arrivo delle reliquie e l'altrettanto crescente pratica della costruzione di copie simboliche dei Luoghi Santi, s'impone nelle città un culto civico della crociata che in un primo momento è, piuttosto, culto delle memorie di pellegrinaggio : ma a partire dal Trecento dell'epopea crociata s'impadronisce la volontà encomiastica sia pubblica sia familiare, che si traduce in una quantità di leggende anche a carattere genealogico-araldico collegate da una parte con il tema della città come «Nova Jerusalem», dall'altra con la retorica della santa impresa come elemento nobilitante.

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