La realtà è “un ruvido abbozzo”.Metaletteratura della nevrosi in Il bambino di pietra di Laudomia Bonanni

Résumé Fr It En

Il bambino di pietra de Laudomia Bonanni est étudié dans sa composante métalittéraire, en analysant comment le récit d'une névrose devient le paradigme d’une réflexion sur la littérature. Porte-parole autofictionnelle de l'auteure, Cassandra est aussi et surtout le prétexte pour réfléchir sur des sujets tels que l'avortement, la matrophobie, le complexe d’Électre et la tentative beckettienne de faire d'une parole la figure stylistique d’une narration socialement, culturellement et ontologiquement emblématique.

Il bambino di pietra di Laudomia Bonanni è studiato nella sua componente metaletteraria indagando come il récit di una nevrosi divenga paradigma per una riflessione sulla letteratura. Portavoce auto-finzionale dell’autrice, Cassandra è anche e soprattutto il pretesto per riflettere su temi come l’aborto, la matrofobia, il complesso di Elettra e il tentativo beckettiano di fare di una parola la cifra stilistica di una narrazione socialmente, culturalmente e ontologicamente emblematica.

Il bambino di pietra by Laudomia Bonanni is studied here in its metaliterary component, by analyzing how the story of a neurosis becomes the paradigm of a reflection on literature. Autofictional spokesperson for the author, Cassandra is also and above all the pretext for reflecting on subjects such as abortion, matrophobia, the Electra complex and the Beckettian attempt to make speech the stylistic figure of a socially, culturally and ontologically emblematic narration.