Pirandello oggi. Intertestualità, riscrittura, ricezione

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2017

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Stefania Cubeddu-Proux et al., « Pirandello oggi. Intertestualità, riscrittura, ricezione », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.vnl8yp


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Nel gennaio 1927, alla domanda «Pirandello vous a-t-il influencé?», Eugène Ionesco, risponde: «Non credo di essere stato particolarmente influenzato da Pirandello. Forse lo sono stato, mio malgrado, così come devo essere stato influenzato, inconsciamente, da tutto quel che ho letto, visto, ascoltato […]. Il teatro di Luigi Pirandello risponde alle esigenze ideali della struttura, dell’architettura dinamica del dramma. È l’espressione dell’archetipo inalienabile dell’idea teatrale, che abbiamo in noi, come il modello della logica musicale, dell’equilibrio delle forme». Negata o dichiarata, dissimulata o rimossa, la presenza di Pirandello pervade buona parte della cultura novecentesca in senso ampio, sotto varie forme, come una sorta di intertesto (o di sottotesto) latente di opere teatrali, narrative, cinematografiche, ma anche come parte del discorso comune. La volontà di indagare l’evoluzione e l’attualità del «paradigma inquieto» pirandelliano nello spazio del novecento e dell’inizio del ventunesimo secolo sono all’origine di questo libro. I saggi che lo compongono si situano all’intersezione di discipline, di lingue e di approcci diversi, a testimoniare indirettamente la complessità del discorso pirandelliano nella cultura odierna.

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