Le soglie dei "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese: un parallelo tra la struttura dell’opera e la coscienza autoriale

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Daniela Vitagliano, « Le soglie dei "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese: un parallelo tra la struttura dell’opera e la coscienza autoriale », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.yjcgmn


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Opera ricca di sentenze enigmatiche, picchi lirici, voli pindarici di difficile in-terpretazione, i Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, scritti tra il 1945 e il 1947, presentano una struttura apparentemente abbastanza semplice: ventisette dialo-ghi, ciascuno tra due interlocutori diversi, per un totale di cinquanta protagonisti " mitici " ; fanno eccezione Edipo e Leucò – che si ripetono per due volte (ne I ciechi e La strada il primo, ne Le streghe e L'isola la seconda) – e l'ultimo dialogo i cui nomi dei protagonisti non sono menzionati. Tuttavia ci si può interrogare sulle motivazioni per cui Pavese abbia cambiato l'ordine dei brani diverse volte e abbia scelto l'attuale disposizione, che non corrisponde all'ordine cronologico di composizione, come si legge nelle Note al testo in appendice ai Dialoghi. Partiremo dunque da uno studio di Cristina Cortinovis del 1994 sull'architettura dell'opera per avviare un'analisi delle soglie del testo (struttura e note), nell'intento di defini-re i tratti di una mappa ad esso sottesa, utile a decifrare il testo stesso e le possibili intenzioni dell'autore nella realizzazione dell'opera. Questa mappa permetterebbe di stabilire una corrispondenza tra la struttura dei Dialoghi e il movimento della coscienza dell'autore, essendo le sue dialettiche interne – così come le sue preoc-cupazioni poetiche – tutte presenti nell'opera. Siccome l'assetto definitivo di quest'ultima non è il risultato di «una defini-zione a posteriori, ad opera conclusa, bensì di tentativi di lettura dell'opera in fieri» (Cortinovis 1994: 69), sosteniamo che Pavese abbia redatto i brani tenendo conto del disegno che stava lentamente elaborando, ipotesi confermata tra l'altro dall'ingente presenza nei dialoghi di ripetizioni e richiami interni, che indica una precisa intenzione dello scrittore di far " dialogare " i brani tra loro e col lettore, * CAER EA 854 Aix-Marseille Université, Francia.

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