1999
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« Le paysage sacré dans la peinture de vases grecque », Ktèma (documents), ID : 10.3406/ktema.1999.2223
Tanto la tecnica (grafica) della pittura vascolare, quanto la sudditanza delle composizioni commisurate all’uomo, non potevano che ostacolare la rappresentazione del paesaggio nel campo dei vasi. Però, sia sotto forma di «excerpta», incontriamo dei paesaggi strutturati nelle immagini di santuari, urbani, campestri, funerari, così come nell’icongrafia dei grandi luoghi di culto, richiesti dai temi tratti dal teatro. Ma, solo i pittori della fine del V s. e del IV s. dipinsero veri e propri paesaggi. Diversi della consuetudine, imposero di rinunciare ai costringimenti (isocefalia), di piantare le costruzioni nel suolo — anziché nel quadro — , di rendere il succedersi dei piani nello spazio, di ridurre le scale dei personaggi e degli edifici a quella della natura stessa.