«Divers» de quoi ? Le fait divers dans le Décaméron

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2012

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Anna Fontes-Baratto, « «Divers» de quoi ? Le fait divers dans le Décaméron », Arzanà. Cahiers de littérature médiévale italienne, ID : 10.3406/arzan.2012.1008


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«Diverso» da cosa ? Il fait divers nel Decameron. Postulando un'equivalenza, seppur indebita, tra les faits divers e i «casi vari» narrati nel Decameron, si può evincere, in seno a questa varietà, una diversità dovuta a un rapporto particolarmente stretto di contiguità temporale tra narrazione e narrato. Essa non è però reperibile nelle novelle, sempre situate prima della cesura introdotta dalla peste, bensì in tre segmenti del macrotesto che le inquadra : nella descrizione della peste con cui si apre l'Introduzione alla prima giornata ; nel resoconto del processo di elaborazione, eccezionalmente lungo e animato, del tema scelto per la settima giornata (quella delle beffe femminili) ; nei paragrafi finali della Conclusione dell'Autore. L'analisi di questi tre segmenti porta ad evidenziarne la funzione metatestuale, volta ad illustrare, nel percorso autoriale di scrittura e riscrittura, la centralità della resistenza che oppone il libro nel suo complesso — novelle, cornice e interventi dell'Autore — all'inesorabile dilagare della peste, sia essa patologica o metaforica.

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