Fili notarili e tracce corporative : la ricomposizione di un mosaico (Roma, secc. XVII-XVIII)

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2000

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Angela Groppi, « Fili notarili e tracce corporative : la ricomposizione di un mosaico (Roma, secc. XVII-XVIII) », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2000.4697


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Angela Groppi, Fili notarili e tracce corporative : la ricomposizione di un mosaico (Roma, secc. XVI-XVIII), p. 61-78. L'articolo ricostruisce il ruolo svolto dai notai nel mondo delle corporazioni di mestiere romane in età moderna. Ne risulta che la storia delle Arti romane, pur non emergendo come quadro compatto dagli archivi di université e confraternité, in gran parte perduti, si configura come un mosaico le cui tessere sono in gran parte contenute negli atti dei numerosi notai che nella Roma papale agirono al servizio di singoli individui, di magistrature e di organismi collettivi. Rispetto alla conoscenza del mondo del lavoro romano, gli atti notarili non svolgono una funzione meramente supplettiva, di cui bisogna accontentarsi in mancanza di altre fonti. I protocolli dei notai delle Arti hanno costituito in passato, e costituiscono oggi per gli studiosi, parte essenziale dell'archivio dei corpi per conto dei quali i notai rogavano; grazie ai loro molteplici fili rossi essi rendono meno gravi le lacune documentarie che affliggono le corporazioni di mestiere romane, cosi come i loro storici.

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