Il Sant’Uffizio e il battesimo di necessità (secc. XIX-XX)

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2009

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Emmanuel Betta, « Il Sant’Uffizio e il battesimo di necessità (secc. XIX-XX) », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2009.10580


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La condizione di necessità prevede una deroga specifica rispetto alla norma del rito sacramentale, relativa allo spazio e al ministro, che si palesa come particolarmente delicata nell’amministrazione del battesimo. I timori per la validità del rito così amministrato hanno spesso determinato una tensione tra il piano normativo e disciplinare, precisato dal Concilio di Trento e il livello delle pratiche con il loro portato simbolico informale decisivo per gli equilibri interni alla comunità. Il saggio analizzerà i dubia de baptismo relativi al battesimo di necessità giunti alla Congregazione del Sant’Uffizio tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo successivo e mostrerà come in questo frangente, la condizione principale che determina i timori sulla validità del battesimo di necessità nel clero e nella comunità, è quella che coinvolge soggetti e spazi del governo della salute (levatrici, infermiere, medici, ospedali), verso i cui moventi e culture agisce una aprioristica sfiducia che motiva un approccio tuziorista, in contrasto con le prescrizioni normative.

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