5 septembre 2019
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Christer Bruun, « Le donne di Ostia come proprietarie di immobili e schiavi », Mélanges de l’École française de Rome - Antiquité, ID : 10.4000/mefra.6206
Si studiano tre aspetti della capacità delle donne di Ostia di possedere beni mobili e immobili durante l’epoca imperiale. Nel passato gli studiosi hanno presentato stime della percentuale delle ricchezze in mano alle donne nel mondo romano che variano, all’incirca dal venti al quaranta per cento del totale. Ad Ostia, la nostra ricerca si concentra sulla presenza delle donne fra le persone che hanno l’autorità di cedere spazio funerario, sulla frequenza con cui le donne fanno parte di coloro che godono di un condotto idrico privato che preleva acqua dalla rete pubblica (e che sono quindi proprietarie di immobili), e sulla percentuale delle donne fra i proprietari di schiavi e fra i patroni di liberti e liberte. Tutte e tre queste tematiche sono infatti state trascurate nei precedenti studi. Per contestualizzare i risultati, vengono presentati i numeri corrispondenti per Roma, e da ciò risulta che l’impatto delle donne è considerabilmente più forte ad Ostia. La loro presenza fra i proprietari ostiense è più vicina al quaranta che al venti per cento.