14 septembre 2016
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Luciana Petracca, « L’Ordine dei Templari in Capitanata. Storia, sviluppi, aspetti e problematiche », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.3380
Le prime spedizioni armate in Terrasanta sul finire dell’XI secolo e la conseguente istituzione dei regni latini d’Oriente confermarono l’importante funzione di tramite svolta dalle regioni dell’Italia meridionale nei collegamenti terrestri e marittimi tra Europa continentale e spazio mediterraneo. In virtù della sua peculiare configurazione geografica e della naturale vicinanza con le opposte sponde bizantine e col mondo arabo, fu soprattutto la Puglia, oltre alla Sicilia, ad offrire le principali stazioni di transito e di imbarco per uomini d’arme, mercanti e pellegrini. I porti pugliesi accoglievano flussi continui di viaggiatori e di merci in partenza per le rotte mediterranee. Questo naturale ponte tra Occidente e Oriente attirò presto gli interessi dei nascenti Ordini religioso-militari, che si insediarono con successo in Puglia, dando origine, a partire dalla seconda metà del XII secolo, ad una fitta rete di commende. Alla luce della documentazione disponibile, si ricostruisce la geografia insediativa dei Templari in Capitanata, e si propone altresì una riflessione su alcuni aspetti funzionali all’approfondimento della storia e delle dinamiche evolutive dell’Ordine rossocrociato, dalle origini alla soppressione. Accolti dalla benevolenza dei privati e forti del sostegno delle istituzioni ecclesiastiche e della Corona, i Templari incrementarono le proprie fortune anche grazie ad una spiccata capacità gestionale, che suggerì loro investimenti mirati e una conduzione accorta e razionale del patrimonio.