16 décembre 2019
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Paola Vitolo, « Iconografia urbana, coscienza civica e simboli del potere nella Sicilia aragonese », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.5638
Il sepolcro della regina Maria di Sicilia (1363-1401, regina dal 1377) nella Cattedrale di Catania, sebbene di modesto valore artistico e, per di più, giunta fino a noi gravemente mutila, offre tuttavia la possibilità di condurre riflessioni a diverso livello su una fase molto delicata della politica siciliana, in cui il riassetto dei tradizionali equilibri di potere si accompagnò ad una crescita di iniziativa e di consapevolezza da parte delle autorità cittadine e delle loro rappresentanze. Se la scelta di un artista locale fu probabilmente il riflesso di una perdita di centralità sul piano culturale di Catania in questi anni, la singolare iconografia del sepolcro, probabilmente commissionato dalle autorità cittadine, è da leggersi come il manifesto di una “alleanza” tra Catania e il potere regale. La forza di questo messaggio, che si accompagna alla rappresentazione più antica finora nota di un “palazzo di città” in Sicilia, può aver quindi contribuito alla sua conservazione durante i lavori di riallestimento degli spazi interni della Cattedrale in Età moderna.