6 avril 2020
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1123-9883
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1724-2150
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess
Francesco Muscolino, « Taormina 1465: la concessione del teatro antico (lu Goliseu alias lu Palazu) come residenza signorile e altri casi di riuso di monumenti antichi nella Sicilia del XV secolo », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.6772
Con un atto dell’8 novembre 1465 il viceré di Sicilia Lope Ximénez, in nome di re Giovanni II d’Aragona, concede a Guglielmo Zumbo il teatro antico di Taormina, indicato come quoddam hedificium anticum et dirutum […] vulgariter appellatum lu goliseu alias lu palazu, con il permesso di costruivi all’interno ma senza danneggiare il monumento. Il testo dell’atto, che si pubblica per la prima volta nel presente contributo, offre molteplici spunti di ricerca. Si tenterà di delineare, innanzitutto, il processo semantico per cui, nell’atto del 1465, si usa la parola goliseu per indicare il teatro antico, con riferimento alle attestazioni più antiche e a quelle coeve, senza trascurare la lunga sopravvivenza di tale denominazione, usata ancora nel XVIII secolo. Si cercherà, successivamente, di individuare le caratteristiche del palazzo signorile effettivamente edificato nel teatro antico dopo questa concessione, e di ricostruire il ruolo della famiglia Zumbo nella storia di Taormina, e si concluderà menzionando altri casi di riuso di monumenti antichi nella Sicilia del XV secolo.