6 avril 2020
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Christian Grasso, « La parola terapeutica del papa: prime indagini sui sermoni di Onorio III », Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, ID : 10.4000/mefrm.7201
La collezione dei sermoni di Onorio III (1216-1227) costituisce la principale e più importante testimonianza dell’attività di predicazione di questo pontefice. Questo studio intende presentare i primi risultati del lavoro preparatorio all’edizione critica dell’opera discutendone la tradizione manoscritta e le caratteristiche generali a livello formale e contenutistico. Onorio III ha sviluppato nei confronti dell’ars predicandi una particolare sensibilità che era all’epoca in realtà condivisa dalla curia romana. Liturgia e predicazione erano, infatti, due ambiti sui quali l’ambiente curiale intese maggiormente investire al fine di manifestare e consolidare il primato della Sede Apostolica. I sermoni di Onorio III, che sono stati da lui realmente predicati a Roma prima di essere messi per iscritto e diffusi tramite l’invio dalla curia di esemplari manoscritti, testimoniano di questo interesse e rivelano la convinzione dell’autore in relazione al potere performativo della parola predicata. A tal proposito, il pontefice elabora un’articolata riflessione ricorrendo all’utilizzo di alcune metafore esplicative. Una di queste è quella medica. Alla parola del predicatore è riconosciuta la capacità di guarire i fedeli dalle malattie morali e spirituali che li attanagliano. Nei suoi sermoni, il pontefice sviluppa una precisa diagnosi dei mali della Cristianità indicando come terapia per la guarigione il ricorso regolare e intensivo da parte del clero all’uso della parola. La parola predicata ha in tal senso una virtù terapeutica ed anche per tale ragione Onorio III intende valorizzarla predicando regolarmente a Roma e provvedendo alla diffusione in forma scritta della propria opera omiletica.