8 octobre 2014
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Laura Ambrosini, « Sui vasi plastici configurati a prua di nave (trireme) in ceramica argentata e a figure rosse », Mélanges de l’École française de Rome - Antiquité, ID : 10.4000/mefra.336
Un vaso plastico configurato a prua di nave (trireme) conservato al British Museum di Londra, in ceramica argentata, appartenente alla Collezione di Thomas Blayds, può essere attribuito a produzione apula. Esso trova confronto con altri due vasi della stessa forma conservati a Bari e a Parigi, appartenenti alla produzione apula a figure rosse e riferibili alla cerchia del Pittore di Dario e del Pittore degli Inferi. Il vaso di Londra, ora lacunoso, ma del quale è stato possibile ricostruire la decorazione originaria grazie alle fotografie d’archivio, reca seduta sul ponte della nave una dea, da identificare con ogni probabilità con Artemis Bendis o meglio con Cibele, dotata di berretto frigio ed appoggiata ad un leone che costituisce l’acrostolium della nave. La decorazione del lato posteriore con Eros appoggiato ad una statuetta di divinità femminile che recava sulla base l’iscrizione TYX [–––] trova confronti puntuali con gli attacchi inferiori di anse di hydriae di bronzo greche. Il dono a figure femminili di piccole imbarcazioni – da identificare forse con lo skafı\on – da parte di Eros, presente su vasi attici, potrebbe avere forse valore nuziale. I tre vasi potrebbero essere rituali e raffigurare una nave teoforica, essere cioè delle offerte votive fatte per celebrare l’arrivo del culto della divinità (Cibele) in un sito. Se la ricostruzione coglie nel segno, i nostri documenti, databili intorno al 340-320 a.C., sarebbero di grande interesse nel ricostruire le tappe dell’introduzione del culto di Cibele in Magna Grecia, segnatamente in Apulia, probabilmente mediato da Atene.