Ritraduzione (tr. Sara Giuliani)

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2024

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Enrico Monti, « Ritraduzione (tr. Sara Giuliani) », HAL-SHS : littérature, ID : 10670/1.brum49


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Voce enciclopedica completa online: https://www.aieti.eu/enti/retranslation_ITA/voce.html La ritraduzione consiste nell’azione (e nel risultato) di tradurre nuovamente un testo in una determinata lingua d’arrivo. Il termine ritraduzione non va dunque inteso qui come l’azione di tradurre una traduzione in un’altra lingua (traduzione indiretta, o traduzione relay), né come l’atto di tradurre un testo nella sua lingua di partenza (backtranslation). Il mondo editoriale gli preferisce il termine nuova traduzione, ponendo l’accento sulla novità dell’operazione più che sul suo carattere reiterativo. Per quanto possa risultare strana l’idea di tradurre nuovamente un testo, mentre molti altri non vengono mai tradotti, la ritraduzione sembra essere un fenomeno costante nella storia della traduzione. Fenomeno che ha attirato una certa attenzione negli studi traduttologici, soprattutto a partire dal 2010, quando hanno cominciato ad apparire numerosi studi sull’argomento. I ricercatori hanno investigato le ragioni che portano alla ritraduzione: insoddisfazione, necessità di nuove interpretazioni, censura e soprattutto il concetto di “invecchiamento” delle traduzioni. Quest’ultimo si è rivelato essere un concetto molto dibattuto e indissolubilmente legato allo statuto della traduzione rispetto all’opera originale (che, per inciso, non viene quasi mai “ritradotta” intralinguisticamente in una versione più contemporanea della lingua di partenza).Numerosi studiosi hanno lavorato sulle serie traduttive, ovvero sequenze di traduzioni e ritraduzioni in una determinata lingua d’arrivo, al fine di determinarne le ragioni e la frequenza. La cosiddetta “ipotesi della ritraduzione”, attribuita a Berman nel 1990, postula un modello secondo il quale le prime traduzioni tenderebbero a essere più domesticanti (al fine di rendere il testo più accettabile per la cultura d’arrivo) mentre le ritraduzioni successivi sarebbero progressivamente più vicine al testo di partenza. Tale ipotesi si è spesso rivelata semplicistica, dato l’alto numero di fattori socioculturali che influenzano la natura, la frequenza e l’orientamento delle ritraduzioni. La maggior parte degli studi sulla ritraduzione si sono concentrati sui testi letterari o filosofici, i quali sembrano essere terreno fertile per tale operazione. Dopotutto la ritraduzione è l’antidoto perfetto all’idea che esista una traduzione perfetta: nessuna traduzione è definitiva, ogni traduzione non è altro che una determinata interpretazione del testo di partenza.

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