1. Dalla Bibbia ai purim-shpiln

Fiche du document

Date

2016

Périmètre
Langue
Identifiant
  • 20.500.13089/1d5c
Relations

Ce document est lié à :
https://hdl.handle.net/20.500.13089/1cgw

Ce document est lié à :
https://doi.org/10.4000/books.aaccademia

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/altIdentifier/isbn/978-88-99200-97-8

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/altIdentifier/isbn/978-88-99200-95-4

Collection

OpenEdition Books

Organisation

OpenEdition

Licences

info:eu-repo/semantics/openAccess , https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/


Citer ce document

Raffaele Esposito, « 1. Dalla Bibbia ai purim-shpiln », Accademia University Press


Partage / Export

Résumé 0

«Un’idea fantastica che in nessun caso potrebbe divenire, qui e ora, realtà». Questo è il pensiero comune che Martin Buber si appresta a confutare quando, nel 1911, affronta le tre principali obiezioni mosse da chi ritiene improponibile l’idea di una scena teatrale ebraica: «1) Non abbiamo un pubblico. 2) Non abbiamo un repertorio. 3) Non abbiamo un capitale».Lo scetticismo, in quel momento, è tutt’altro che infondato; ma i risultati raggiunti nei decenni successivi proveranno che quell’idea fantastica...

document thumbnail

Par les mêmes auteurs