2018
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https://hdl.handle.net/20.500.13089/1ch9
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https://doi.org/10.4000/books.aaccademia
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17.1Rispetto all’attore di teatro, l’attore di cinema si può trovare nella condizione spettrale d’essere spettatore di se stesso. Per questo, già molti anni fa (nel n. 1 della rivista «Fiction. Cinema e pratiche dell’immaginario», uscita nel 1977), avevo coniato l’espressione “spettr-attore”. Va ribadito, certo, che solitamente si fa di tutto per minimizzare questa dimensione spettrale, e affermare, anche sullo schermo o sul monitor, un’illusione di presenza, tanto che, in un dispositivo produttore...