18. Cosmogonie del disagio

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2018

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  • 20.500.13089/1dcj
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Alessandro Cappabianca, « 18. Cosmogonie del disagio », Accademia University Press


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18.1È vero, peraltro, che quando diciamo “il cinema è un dispositivo di produzione e consumo d’immagini spettrali”, estendiamo un po’ arbitrariamente il termine “cinema” fino a fargli comprendere tutte le pratiche che implichino immagini (parlanti e no) in movimento. Chiamiamo “cinema, cioè, anche qualcosa di cui non fruiamo seduti in una sala buia convenientemente attrezzata, ma magari in casa, sul televisore, sullo schermo del computer, in una galleria d’arte o camminando, in viaggio, su supporti...

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