2017
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https://hdl.handle.net/20.500.13089/2nww
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https://doi.org/10.4000/books.efr
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Il saggio esamina l’articolazione insediativa dell’Isola tra VI e IX secolo, a partire dai dati delle ricognizioni archeologiche, mostrando le diverse dinamiche che si innescano nel corso dell’VIII secolo. Al «trend» negativo che caratterizza le aree più occidentali si contrappone la ripresa dei territori centro-meridionali e sud-orientali segnalata da un indicatore cronologico – le olle con decorazione a stuoia – la cui datazione si colloca tra fine VIII e inizi IX secolo. Si tratta di una occupazione o meglio di una rioccupazione di siti con caratteri poco evidenti dal punto di vista delle strutture e dei resti materiali, probabilmente di breve durata e connessa, in modo ricorrente, con aree nelle quali si ipotizza la presenza della grande proprietà imperiale e ecclesiastica. Tali caratteristiche inducono a ipotizzare che l’assetto insediativo di queste aree potrebbe essere il risultato di una politica dirigista dell’impero volta al ripopolamento dei luoghi e alla difesa dei territori prossimi a Siracusa.