2016
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https://hdl.handle.net/20.500.13089/f6t1
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Il concilio Vaticano II rappresentò per la Santa Sede il momento per rivedere la propria presenza internazionale. La coscienza di aver abbandonato l’eurocentrismo, in favore di una dimensione realmente universale, la portò a considerare l’importanza dell’unità tra i cristiani e il diritto civile alla libertà religiosa come gli strumenti per proporsi come un’istituzione spirituale in grado di affiancare le Nazioni Unite.