Comunità separate e trasformazioni strutturali. I pescatori pugliesi fra metà Settecento e gli anni Trenta del Novecento

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1985

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Biagio Salvemini, « Comunità separate e trasformazioni strutturali. I pescatori pugliesi fra metà Settecento e gli anni Trenta del Novecento », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.1985.2810


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Biagio Salvemini, Comunità «separate» e trasformazioni strutturali. I pe-scatori pugliesi fra meta Settecento e gli anni Trenta del Novecento, p. 441-488. Lo scritto traccia le vicende dei pescatori pugliesi fra la meta del Settecento - quando l'avvento della tecnica di pesca «alla gaetana» li costituisce in settore produttivo autonomo e li colloca in una posizione di primo piano nella pesca mediterranea - e l'introduzione dei motopescherecci negli anni Trenta del Novecento. Concentrandosi man mano a Molfetta nel corso dell'Ottocento, la pesca vi da vita ad un corpo sociale ' separato ' senza essere ' emarginato', dotato di particolari strategie produttive e familiari e di elites interne. Su questa ' separatezza ' si fonda una forma particolare di controllo sociale sull'intera città, che non soprawive alla crisi degli ultimi decenni dell'Ottocento ed agli sconvolgimenti politici e sociali novecenteschi.

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