L'evoluzione del sistema onomastico in una quasi città del Veneto medioevale : Monselice (sec. X-XIII)

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1994

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Sante Bortolami, « L'evoluzione del sistema onomastico in una quasi città del Veneto medioevale : Monselice (sec. X-XIII) », Mélanges de l'école française de Rome (documents), ID : 10.3406/mefr.1994.3383


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Sante Bortolami, L'evoluzione del sistema onomastico in una «quasi città» del Veneto medioevale: Monselice (sec. X-XIII), p. 343-380. Monselice, presso Padova, è esaminata corne campione rappresentativo del comportamento onomastico di quel tessuto di centri semiurbani padani che sfuggono a una rigorosa antinomia città-campagna o cittadini-contadini. L'analisi, che si fonda per i secoli X-XII su una sequenza di atti documentari utile a suggerire i tratti essenziali dello sviluppo diacronico del 'sistema' antroponimico considerato rispetto a una serie di caratteristiche di partenza (omogeneità col solido impianto germanizzante della Longobardia classica; estrema ricchezza del tesoro antroponimico; relativa prevalenza delle denominazioni personali a un solo elemento) s'incentra poi su tre ampie liste nominative riferibili ad altrettante scansioni cronologiche successive (meta Duecento, fine Duecento e 1317), grazie alle quali diventano misurabili anche sul piano quantitativo e in una dimensione comparativa certi sviluppi relazionabili al dinamismo complessivo della locale compagine sociale e alle grandi trasformazioni della spiritualità europea (progresso inesorabile dei nomi, sia maschili sia femminili, di tradizione cristiana, specie apostolica; concentrazione e condensazione progressive dello stock onomastico; comparsa e affermazione di formule cognominanti individuali e familiari di varia morfologia e origine). Per questi e altri aspetti esaminati il Duecento si prospetta insomma corne epoca di cerniera, sospesa ancora, nelle sue profondità mentali e culturali svelate dall'onomastica, tra un luogo altomedioevo al tramonto e l'alba del Rinascimento.

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