«Con la lettura di questa santa operina, attenderà ad infiammare se medesima». Annotazioni alla Vita di Maria di Portogallo, principessa di Parma e Piacenza (1538- 1577)

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2001

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Xenia von Tippelskirch, « «Con la lettura di questa santa operina, attenderà ad infiammare se medesima». Annotazioni alla Vita di Maria di Portogallo, principessa di Parma e Piacenza (1538- 1577) », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2001.9631


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La Vita e morte della Serenissima Principessa di Parma e Piacenza, Maria di Portogallo, ci permette di prendere in considerazione la ricostruzione letteraria di una vita femminile esemplare secondo gli ideali propagati dalla chiesa dopo il concilio tridentino. L’autore, il gesuita Sebastia ˜ o Moraes, padre confessore di Maria, costruì molto consapevolmente un modello da imitare scegliendo episodi particolari e stilizzandoli secondo i canoni del racconto agiografico. Editori e stampatori ripresero successivamente il suo testo e lo resero accessibile a un pubblico molto vasto, articolandone la forma, aggiungendoci riferimenti e commenti. Questi tentativi di promozione e trasmissione di un specifico modello, ci mettono in grado di rilevare l’importanza attribuita in prima epoca moderna alla prassi della lettura femminile per la diffusione dei valori della Riforma cattolica.

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