Un nuovo frammento della Forma Urbis e le calcare romane del Cinquecento nell’area della Crypta Balbi

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2002

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Daniele Manacorda, « Un nuovo frammento della Forma Urbis e le calcare romane del Cinquecento nell’area della Crypta Balbi », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2002.9732


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Le recenti indagini nell’isolato della Crypta Balbi hanno condotto al recupero di un nuovo frammento della Pianta marmorea Severiana, che per la prima volta ricompare nel corso di un’indagine stratigrafica condotta lontano dal luogo dove la Forma Urbis era esposta e dove fu parzialmente recuperata nel 1562, epoca in cui è plausibile che il frammento sia giunto nella contrada delle Botteghe oscure. Per inquadrare i processi che furono all’origine del suo trasferimento viene ricostruito l’assetto delle proprietà immobiliari della zona nel XVI secolo in particolare dal punto di vista della produzione della calce, che caratterizzò l’economia di quel quartiere. Il frammento è distinto in due settori, l’uno occupato da una serie di cinque ambienti paralleli, l’altro da una didascalia di quattro lettere che si prestano a diverse letture. L’edificio non può essere identificato con alcun monumento noto né può essere attribuito ad edifici già attestati dai frammenti superstiti della Pianta, con nessuno dei quali presenta alcuna possibilità di attacco.

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