I Domenicani dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia nel XVI secolo : contraddizioni di un margine urbano

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2004

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Silvia Moretti, « I Domenicani dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia nel XVI secolo : contraddizioni di un margine urbano », Mélanges de l'école française de Rome (documents), ID : 10.3406/mefr.2004.10144


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Résumé Es

A metà Cinquecento il governo veneziano espropria una porzione di terreno di proprietà del convento domenicano dei Santi Giovanni e Paolo per costruirvi una raffineria di servizio alla Zecca. Dopo circa dieci anni dalla lettera di protesta dei frati, il Consiglio dei Dieci concede loro un risarcimento. I Domenicani avevano gradualmente trasformato l’area suburbana situata alla periferia nord-orientale della città donata loro dal Doge nel 1234 conferendo dignità urbana elevata all’originario terreno paludoso. I documenti del contenzioso tra i frati e il consiglio dei Dieci sono interessanti come paradigma sulla qualità di «limite » della periferia intesa come «frontiera urbana » sotto diversi punti di vista. Vengono messi in evidenza il processo di trasfor mazione di un’area periferica che non accetta più di essere sede di manifatture inquinanti, il conflitto tra due diversi tipi di diritto (quello dello Stato inteso come divino contrapposto a quello dell’individuo inteso come umano), infine la prima manifestazione di un intervento di urbanizzazione programmata in quest’area (le Fondamente Nuove).

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