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2006
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Silvia Enzi, « Le inondazioni del Tevere a Roma tra il XVI e XVIII secolo nelle fonti bibliotecarie del tempo », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2006.10284
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Résumé
Questo studio nasce da una ricerca di climatologia storica, svolta nel corso degli ultimi anni dal CNR, finalizzata alla ricostruzione delle lunghe serie di eventi climatici estremi. In tale ambito si sono raccolte, tra gli altri proxy data, le informazioni documentarie relative alle piene eccezionali del Tevere nel tratto urbano di Roma. Dalle narrazioni delle cronache relative agli episodi di inondazioni, sembra emergere che il provvedimento più ricorrente preso dalle autorità competenti fosse quello di decretare pulizie dell’alveo da macerie ed immondizie, lasciando che il fiume seguisse il suo corso, sia in senso letterale sia figurato. L’episodio documentato nel 1571, riguardante l’agnus dei gettato nelle acque del fiume in piena, lascia intravedere una politica, da parte del Papato, certamente molto cauta, compiacente rispetto alla tradizione e alle superstizioni popolari dei Romani. I quali, dalle descrizioni dei vari eventi tramanditeci dalle fonti, sembrano vivere a fianco del fiume e delle sue intemperanze con un atteggiamento quasi rassegnato, come se la paura e i danni causati dalle tracimazioni fossero l’inevitabile prezzo da pagare per la presenza, talvolta distruttrice ma perlopiù vitale e strettamente coesa al tessuto urbano ed alle sue attività, del Tevere. vitale e strettamente coesa al tessuto urbano ed alle sue attività, del Tevere.