Ambasciatori, ambasciata e immunità diplomatiche nella letteratura politica italiana (secc. XVIIXVIII)

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2007

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Daniela Frigo, « Ambasciatori, ambasciata e immunità diplomatiche nella letteratura politica italiana (secc. XVIIXVIII) », Mélanges de l'école française de Rome, ID : 10.3406/mefr.2007.10304


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Résumé It

Fin dal Medioevo spettavano agli ambasciatori, in virtù della loro funzione di «negoziatori» e «pacificatori» , quattro tipi di immunità : l’inviolabilità personale, ossia la protezione da ogni offesa ; l’immunità dalla giurisdizione penale e civile del paese in cui l’ambasciatore risiedeva ; l’inviolabilità del domicilio ; una serie di immunità fiscali sulle imposte di consumo e sui dazi doganali. Gli scritti italiani sulla figura dell’ambasciatore accolgono questa classificazione, sottolineando però come occorra sempre considerare, accanto ai diritti degli inviati, anche gli interessi dei sovrani e le convenienze politiche. La definizione delle immunità spettanti agli ambasciatori non è, infatti, un processo «pacifico » , ed è segnato invece da una serie pressoché infinita di querelles, incidenti diplomatici e controversie giuridiche. Norme giuridiche e «ragion di Stato » finiscono così per integrarsi, ma a tratti anche per elidersi, almeno fino al Settecento, finché non si fisseranno, nei primi trattati di diritto internazionale, norme e principi finalmente accettati da tutti i paesi europei.

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