The Ka’ulayawaa festivals among the Wayùu. Exploring continuities and variations in forms, meanings and contexts through ethnographic sources

Résumé En It

In this paper I review and compare the main sources of information about the ka’ulayawaa festivals among the Wayùu, an Amerindian people inhabiting in the semiarid Guajira peninsula (Northern Colombia and Venezuela). For their peculiar mix of songs, dances, imitative plays and competitive games, inserted into a same festive framework, these festivals are particularly interesting to be studied as expressive metacommentaries (in the sense of Turner) of Wayùu social structures, cultural values and worldview. Nevertheless, they have not so far been the subject of a specific anthropological analysis, also because they ceased to be celebrated around the middle of the twentieth century, that is, before the beginning of the first professional ethnographic studies on this population. Any attempt of “reconstruction” of the form, meaning and context the ka’ulayawaa festivals, and of their place in the Wayùu “socio-cosmology” must take in account not only the convergences and the divergences in the descriptions present in the ethnographic documentation available, but also, and above all, the continuous processes of change that have affected the Wayùu, at least in the last five centuries and, with an accelerated pace, in the last hundred years, and to which their sociocultural forms dynamically adapted. Most historical and ethnographic sources argued that in the ka’ulayawaa festivals “theatrical” expressiveness prevailed over symbolic efficacy, and “playfulness” over “rituality”. However, there are very strong and complex relationships between this “festive” and “playful” character of the ka’ulayawaa festivals and a series of fundamental cosmological oppositions of the Wayùu worldview, as described in the ethnographic literature. From the analysis that I have conducted, it can be said that the imitative and competitive games performed during the ka’ulayawaa festivals conformed and, at the same time, “played”, with these socio-cosmological oppositions and the order that they imply. This argument is reinforced by the most recent historical and ethnographical sources on these festivals, which highlight how their good outcome was perceived and considered among many Wayùu people as a “serious matter” and a source of concern and care on the part of all participants, especially the organizers, to the point of requiring prior intervention and approval of superhuman entities. It is therefore appropriate to take in account the coexistence of these traits in the ka’ulayawaa festivals in view of their possible analysis from the point of view of current theoretical reflections in anthropology on the relationship between rituality, playfulness and cosmology.

In questo contributo esamino e confronto le principali fonti di informazione sulle feste ka’ulayawaa tra i Wayùu, un popolo amerindiano che abita nella semiarida penisola della Guajira (Colombia e Venezuela). Per il loro peculiare mix di canti, danze, rappresentazioni sceniche e giochi competitivi, inseriti in una stessa cornice festiva, questi festival sono particolarmente interessanti da esaminare offrendo dei “meta-commenti” espressivi (nel senso di Turner) delle strutture sociali, dei valori culturali e della visione del mondo dei Wayùu. Tuttavia, questi festival non sono stati finora oggetto di una specifica analisi antropologica, anche perché si è smesso di celebrarli intorno alla metà del Novecento, cioè prima dell'inizio dei primi studi etnografici professionali su questa popolazione. Qualsiasi tentativo di “ricostruzione” della forma, significato e contesto dei festival della ka’ulayawaa, e del loro posto nella “socio-cosmologia” Wayùu, deve tener conto non solo delle convergenze e delle divergenze nelle descrizioni presenti nella documentazione disponibile, ma anche, e soprattutto, dei continui processi di cambiamento che hanno interessato i Wayùu, almeno negli ultimi cinque secoli e, con ritmo accelerato, negli ultimi cento anni, e ai quali le loro forme socioculturali si sono dinamicamente adattate. La maggior parte delle fonti storiche ed etnografiche hanno sostenuto che nei festival ka’ulayawaa l'espressività “teatrale” prevalesse sull’efficacia simbolica, e che queste performances avessero un carattere più “ludico” che “rituale”. Tuttavia, è possibile identificare relazioni molto strette e complesse tra questo carattere “festivo” e “giocoso” dei festival ka’ulayawaa e una serie di opposizioni cosmologiche fondamentali della visione del mondo Wayùu, per come descritta nella letteratura etnografica. Dall’analisi che ho condotto, si può affermare che i giochi imitativi e competitivi eseguiti durante i festival ka’ulayawaa si accordavano e, allo stesso tempo, “giocavano” con queste opposizioni socio-cosmologiche e l’ordine che implicano. Questa argomentazione è rafforzata dalle più recenti fonti storiche ed etnografiche su questi festival, che mettono in evidenza come il loro successo fosse percepito e considerato da molti Wayùu come una “faccenda seria” e fonte di preoccupazione e cura da parte di tutti i partecipanti, in particolare gli organizzatori, al punto da richiedere l'intervento preventivo e l’approvazione di entità sovrumane. È quindi opportuno tenere conto della coesistenza di questi tratti nei festival ka’ulayawaa in vista di una loro possibile analisi dal punto di vista delle attuali riflessioni teoriche in antropologia sul rapporto tra ritualità, giocosità e cosmologia.