4 juillet 2022
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Mara Benadusi, « La magica romanza della serendipità. Sul campo, l’accidentale e il sapere antropologico », Archivio antropologico mediterraneo, ID : 10.4000/aam.5750
Quella facoltà umana di fare scoperte di valore grazie a eventi inaspettati a cui diamo il nome di serendipità è circondata da un’aura quasi leggendaria che ha contribuito alla popolarità della nozione nelle scienze sociali. È proprio quest’aura che proverò a dissolvere nell’articolo, riflettendo sulle insidie etnografiche che si celano dietro un’incorporazione acritica della scoperta serendipica nella teoria e nella pratica antropologiche. Dopo una ricostruzione sintetica della vita sociale del concetto dalla sua prima apparizione nel Settecento ai giorni nostri, mi concentrerò su tre questioni fondamentali: in primo luogo, descriverò le ragioni principali della fascinazione che suscita la serendipità nei cenacoli accademici; poi, descriverò il suo crescente impiego nelle scienze socio-antropologiche; quindi, analizzerò i rischi di esotismo e romanticismo etnografico che ne derivano. Nelle conclusioni, proporrò un approfondimento sull’utilizzo del concetto nella ricerca sui disastri per mostrare alcuni limiti antropologici impliciti nel “magica romanza della serendipità” in tempi di crisi e catastrofi.