‘On board’ deep-sea mining. An ocean-based perspective

Résumé En It

Today, the extraction of minerals from the seabed is increasingly seen as the new frontier in the push to transition to a “low-carbon economy” that requires larger quantities of metals. It therefore becomes anthropologically salient to ask: what are the political, epistemological, ecological, and economic consequences of a mining future that promises to be bound up with autonomous machines and increasingly sophisticated technologies? How does engagement with mining change when extraction takes place in the deep sea? How does our relationship with the ocean change? In this article I go virtually ‘on board’ DSM, as a first theoretical step towards designing innovative research on this emergent sector.

L’estrazione di minerali dai fondali marini è considerata una nuova frontiera della transizione verso una “economia a basse emissioni di carbonio”, che però richiede maggiori quantità di metalli. Diventa quindi antropologicamente interessante chiedersi: quali sono le conseguenze politiche, epistemologiche, ecologiche ed economiche di un futuro minerario che promette di essere legato a macchine autonome e tecnologie sempre più sofisticate? Come cambia il coinvolgimento nei confronti dell'attività mineraria quando l'estrazione avviene nelle profondità marine? Come muta il nostro rapporto con l'oceano? In questo articolo “salgo a bordo” del DSM, come primo passo teorico verso la progettazione di una ricerca innovativa su questo settore emergente.