2 novembre 2021
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Ignacio Rodríguez Alfageme et al., « Ippocrate e gli altri », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.21665
Indagare ‘Ippocrate’, la sua gestazione, la sua vitalità, significa allargare lo sguardo su ciò che lo ha preceduto e accompagnato, in Grecia e nelle culture circonvicine, su un mondo mediterraneo che è luogo di scambio di idee in forma di opere letterarie o di ‘scienza’, di filosofia, religione e magia, di antropologia e politica, diritto ed economia, secondo precisi meccanismi di diffusione dei testi, la loro geografia, il consolidarsi in corpora e canoni. A quella che chiamiamo ‘medicina ippocratica’ spetta, così, il posto d’onore per chi miri alla comprensione del fertilissimo ambiente del quinto e quarto secolo a.C., un ambiente ‘scientifico’, storico, letterario, filosofico. E ad essere illuminato da una migliore conoscenza di quel paradigma medico è anche il più vasto contesto sociale e culturale del mondo greco, un percorso che ha attraversato la storia dell’Occidente: gli sforzi che gli ippocratici hanno compiuto per la conoscenza del corpo umano, della sua struttura, funzionamento, interconnessione e della sua relazione con l’ambiente esterno, ebbero sull’intero edificio del sapere antico un impatto che sarebbe stato duraturo, e avrebbe inciso in profondità. Dal Sedicesimo Colloquio Internazionale Ippocratico, un volume che ribadisce la vivacità e la ricchezza degli studi ippocratici.