Franz Ehrle e la storia delle università italiane

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20 juin 2022

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Carla Frova, « Franz Ehrle e la storia delle università italiane », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.36932


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Nella produzione scientifica di Franz Ehrle, l’edizione degli statuti della facoltà di teologia di Bologna è l’unico contributo specifico alla storia delle università medievali, tema che vide impegnato ben più ampiamente il suo amico e compagno di lavoro Heinrich Denifle. Nel preparare l’edizione, progettata fin dal 1914, ma pubblicata solo nel 1932, il dotto gesuita si giovò di una rete di scambi intellettuali che ben rappresenta il profilo della cultura storiografica italiana dell’epoca: ebbe infatti come punti di riferimento da un lato l’ambiente nobilmente provinciale degli storici bolognesi cultori delle memorie dell’Alma Mater studiorum, dall’altro quello internazionale degli studiosi che a Roma facevano capo alla Biblioteca e all’Archivio Vaticani, e agli Istituti storici stranieri. Il materiale edito da Ehrle comprende non solo gli statuti e i documenti pontifici per la facoltà bolognese, ma anche l’elenco dei teologi che ottennero il magistero e furono incorporati nel Collegio dal 1360 al 1500. Una documentazione di interesse principalmente storico-istituzionale, che Ehrle, storico della scolastica, affronta tuttavia spinto anzitutto dal desiderio di ricostruire il contesto nel quale si elaborò e si trasmise il pensiero teologico nel Trecento e nel Quattrocento. Da questo punto di vista la sua impresa ha avuto, con poche eccezioni, un’eco limitata presso gli studiosi italiani, che pure da più di ottant’anni continuano a ricorrere alla sua edizione per leggere il testo degli statuti e conoscere i nomi dei teologi bolognesi del tardo medioevo. The only direct contribution of Franz Ehrle to his friend Heinrich Denifle’s history of the medieval universities was his edition of the statutes of the theology faculty of Bologna, founded in the 14th century. The Jesuit published this edition in 1932, as a result of exchanges with Bolognese university experts and Austrian librarians with knowledge of the manuscript conserved in the library of the University of Vienna. He edited not only the most ancient statutes of the theological faculty, but published also, in their entirety, the sources which refer to the foundation and its continued history to the year 1500. Ehrle’s interest in the faculty’s history was driven by his desire to understand medieval conditions and methods of teaching theology rather than the mere history of institutions. Scholasticism was his main interest. Ehrle’s work was well received and much used. It failed, however, to this day to arouse any real interest in the history of theological teaching, a subject too often seen by Italian historians as marginal, having been monopolised in both medieval and modern times by the religious orders.

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