22 mars 2022
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Amedeo Feniello, « Mercato della terra e commercio mediterraneo nel versante tirrenico tra X e XI secolo », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.38965
A partire dai primi decenni del 900 nel commercio della terra scompaiono i tradizionali strumenti di pagamento, in argento o in solidi di Bisanzio, sostituiti dalla moneta d’oro di provenienza musulmana e siciliana, il tarì. Questa trasformazione è frutto del principale coefficiente dello sviluppo dell’economia rurale: il commercio; la fascia tirrenica si trova proiettata all’interno del flusso di scambi in «import» ed «export» che animano il Mediterraneo musulmano. Commercio alimentato lungo tutta la costa prevalentemente da operatori di origine amalfitana e che fornisce il più valido aiuto all’agricoltura locale. Insomma, la chiave della fortuna del mondo rurale tirrenico sta tutta nell’inserimento delle città meridionali in uno spazio economico mediterraneo prevalentemente musulmano.