18 mars 2024
info:eu-repo/semantics/openAccess , https://www.openedition.org/12554
Jadranka Neralić, « Le strategie finanziarie della Curia romana e dei prelati veneziani nell’amministrazione delle abbazie benedettine del Quarnero nel Quattrocento », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.53746
Con la fine del grande scisma della Chiesa Latina al concilio di Costanza, e con il ritorno della Curia a Roma dopo l’esilio avignonese, il Quattrocento vide sulla cattedra di Pietro due pontefici, Eugenio IV Condulmer e Paolo II Barbo, un notevole numero di cardinali e personale curiale di origini venete. Al contempo, in estate 1420 Venezia diventò sovrana su tutto il territorio della costa orientale dell’Adriatico, il mare che Venezia considerava come proprio “Golfo”. Diverse serie archivistiche custodite in Archivio apostolico vaticano – in primo luogo i registri delle lettere di nomina e quelli con i pagamenti dovuti alla Camera Apostolica –, hanno offerto informazioni sulle strategie del personale curiale e del patriziato veneto nel conferimento dei benefici ecclesiastici maggiori – vescovati e abbazie benedettine, con la conseguente distribuzione delle loro rendite tra famiglie nobili e non nel dominio da mar. In forma di dati prosopografici, queste fonti sono utili per stabilire una più precisa cronologia di coloro che furono alla guida delle diocesi e degli enti monastici, rintracciarne le tappe nella formazione delle carriere ecclesiastiche in Curia, gli obblighi finanziari nei confronti della Camera Apostolica e del Collegio cardinalizio, nonché l’entità del danno subito dalla comunità locale. I risultati delle ricerche svolte nell’archivio centrale della Chiesa sono messi a confronto, analizzati, paragonati e integrati con quelli delle fonti degli archivi locali, per lo più l’Archivio di Stato di Zadar, le moderne edizioni, e la recente produzione storiografica. Le fonti archivistiche hanno consentito di individuare proprio negli anni centrali e la seconda metà del Quattrocento i benefici in commenda al cardinale veneziano Marco Barbo e i prelati curiali al suo seguito nelle tre maggiori isole del Quarnero, (Krk/Veglia, Rab/Arbe, Osor/Ossero), di scarso prestigio e molto più poveri di quelli della terraferma. Per alcuni le testimonianze rintracciate sono numerose, mentre per altri la documentazione scarseggia. L’analisi non pretende di offrire un quadro completo dell’argomento trattato, ma vuole dare un’idea delle potenzialità della documentazione per future e più sistematiche ricerche.