12 janvier 2021
https://www.openedition.org/12554 , info:eu-repo/semantics/openAccess
Marcella Aglietti, « Restare nobili perdendo la nobiltà », Publications de l’École française de Rome, ID : 10.4000/books.efr.9268
Il saggio prende in esame gli effetti della legge per regolamento della nobiltà nel granducato di Toscana, introdotta nel 1750, sulle dinamiche di decadenza dalla condizione nobiliare. L’esame della documentazione prodotta nel corso di un secolo al fine di consentire, o respingere, l’iscrizione al ceto, rivela che il temuto declassamento, inteso come la perdita della nobiltà conseguente a un mancato riconoscimento, interessò una esigua minoranza di casi. L’atteggiamento prevalente da parte delle autorità granducali fu piuttosto di concedere deroghe e sanatorie al fine di consentire a quanti fossero privi di sufficienti giustificazioni di provvedere con integrazioni, modifiche o, nella peggiore delle ipotesi, ricorrendo alla grazia derogatoria del granduca.