Libertà e identità: la fede e l’arte nelle colonie italoamericane negli anni dell’emigrazione di massa. L’esempio di Bartolomeo Boggio

Fiche du document

Date

13 octobre 2015

Type de document
Périmètre
Langue
Identifiant
Source

Diacronie

Relations

Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/2038-0925

Organisation

OpenEdition

Licences

https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess



Citer ce document

Marina Loffredo, « Libertà e identità: la fede e l’arte nelle colonie italoamericane negli anni dell’emigrazione di massa. L’esempio di Bartolomeo Boggio », Diacronie, ID : 10.4000/diacronie.589


Métriques


Partage / Export

Résumé It En

Le vere opere d’arte, persino quelle di carattere popolare, rivelano sempre qualcosa di più di un semplice intento decorativo. La Santa Barbara dipinta dal pittore Bartolomeo Boggio (1875-1950) per il santuario piemontese di Cuceglio, su richiesta di ottantuno minatori emigrati, è una delle testimonianze della progressiva ripresa di vitalità degli impulsi intellettuali e spirituali nelle comunità dei nostri connazionali negli anni difficili dell’emigrazione di massa e del loro adjustment to America. Nel quadro della fiorente costruzione di parrocchie nazionali sul suolo statunitense nei primi decenni del Novecento, i pittori d’arte sacra come il Boggio svolsero infatti un ruolo fondamentale nel restituire dignità alle Little Italies attraverso il ricorso a un consolidato patrimonio iconografico. L’identità degli Stati Uniti come “nazione della speranza” spianò la strada alla loro intensa attività, ma quest’ultima non potrebbe essere correttamente compresa al di fuori del concetto definito da Madre Cabrini dell’inseparabilità della cultura italiana dalla sua tradizione religiosa.

Great artworks, even those addressed to a popular public, have not only a simple decorative aim. An interesting example is Bartolomeo Boggio’s canvas of Saint Barbara. The canvas of Saint Barbara painted by this artist (1875-1950) for the Piedmontese Shrine of Cuceglio, at the istance of 81 emigrated miners, reveals the gradual recovery of the intellectual and spiritual impulses in the Italian-American colonies in the difficult years of mass migration and the immigrants’ adjustment to America. In the contest of the flourishing building of national parishes in the first decades of the Twentieth century, the role played by the painters of sacred art as Boggio was fundamental in returning dignity to the Little Italies through a consolidate iconographical heritage. The identity of the United States as “nation of hope” smoothed the way to their activity, but these important works can be correctly understood only in relation to the fundamental concept – defined by Mother Cabrini – of the inseparability of the Italian culture from its religious tradition.

document thumbnail

Par les mêmes auteurs

Exporter en