20 décembre 2013
Ce document est lié à :
info:eu-repo/semantics/reference/issn/1765-3142
https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/ , info:eu-repo/semantics/openAccess
Luigi Galasso, « Pari e superiore agli dèi: due esempi di retorica del potere nell’opera dell’esilio di Ovidio. », Dictynna, ID : 10.4000/dictynna.989
Nella poesia dell’esilio Ovidio sviluppa una linea di difesa proponendo e imponendo ad Augusto quanto è proclamato dalla stessa ideologia imperiale, i cui elementi vengono scomposti e assemblati in base alle necessità dell’argomentazione apologetica. La mancata conoscenza dell’Ars amatoria da parte di chi lo ha condannato, è giustificata con il confronto con Giove, secondo uno sviluppo già ciceroniano ; altrove invece si celebra la giustizia del princeps come superiore a quella divina. I modelli di comportamento proposti sono quelli della più elevata possibilità di celebrazione per l’imperatore e sono portatori di un’istanza persuasiva (in questo senso hanno una valenza ‘retorica’) : mostrano al potere come dovrebbe configurarsi per essere davvero considerato legittimo.